Chi siamo

La compagnia (under 35) nasce nel 2016 grazie a Paola Ricci e Filippo Paolasini, artisti che uniti sotto il nome di Asini Bardasci (che in marchigiano arcaico significa ragazzini), iniziano a produrre e promuovere attività progettuali di tipo teatrale nel territorio marchigiano e non solo. Nel 2018, con la prima produzione: Fratellino e Fratellina, ottengono un importante riconoscimento nazionale con la Menzione al Premio Scenario Infanzia. Sempre nel 2016 iniziano ad “abitare” il teatro Apollo di Mondavio, con il progetto-rassegna: “Anche questo è Teatro”, portando spettacoli di teatro contemporaneo di rilievo nazionale: Roberto Latini, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, Andrea Cosentino, Vico Quarto Mazzini, TiDA.

Nel 2021 termina la collaborazione con Paola Ricci e gli Asini diventano a tutti gli effetti un progetto condiviso con professionisti del mondo dello spettacolo. La volontà è quella di continuare a progettare produzioni teatrali, aprendosi a nuove collaborazioni sia in ambito musicale e performativo sempre con gli occhi e il cuore aperti verso la sperimentazione e il mondo dei giovani

Produzioni

Grazie alla collaborazione con il Comune di Mondavio, a partire dal 2016 ideano e organizzano la rassegna di teatro contemporaneo Anche Questo È Teatro presso il Teatro Apollo, rassegna costituita da nove spettacoli con replica di compagnie provenienti da tutta Italia.

L’anno successivo passano alla fase di produzione, aprendo la stagione 2017/2018 con Il Maestro, realizzando HOT JAZZ: un radiodramma su Django Reinhardt e infine lo spettacolo di teatro ragazzi Fratellino e Fratellina, semifinalista al concorso Scenario Infanzia 2018.

A partire da gennaio 2018 iniziano una collaborazione con AMAT, che inserisce gli ultimi quattro eventi della rassegna “asinina” all’interno di TeatrOltre.

Oltre a Mondavio, dal 2017 collaborano con il Comune di Montemarciano, dove realizzano prima il mini-festival Metti un martedì in via Falcinelli e poi la rassegna teatrale Sabato sono Ridotto al Teatro Alfieri.

Dal 2019 sono riconosciuti come uno dei progetti artistici più interessanti della Regione Marche e grazie allo spettacolo Quando la banda passò nel 2021 partecipano come ospiti speciali al padiglione Marche del Salone del libro di Torino grazie al Festival Marche Storie.

Filippo Paolasini

Attore, regista e progettista diplomato al Centro Teatro Attivo con più di quindici anni di esperienza nel mondo teatrale, ha lavorato su tutto il territorio italiano vantando collaborazioni con compagnie nazionali e internazionali come Sotterraneo (FI) e FACTORY Compagnia Transadriatica Teatro (LE); Farmacia Zoo:È (Mestre). Candidato ai premi UBU nel 2011/12.

Storia Asinina

  • 2016

     

    Prologo

    Il progetto Anche Questo È Teatro nasce il 9 aprile 2016, quando la compagnia Principio Attivo Teatro di Lecce viene “intercettata” durante un tour e portata ad esibirsi al Teatro Apollo di Mondavio con due spettacoli: Storia di un uomo e della sua ombra (Mannaggia ‘a mort) e Digiunando davanti al mare, messi in scena rispettivamente in un matinée per le scuole e in una replica serale. L’aria che si respira in teatro è visibilmente insolita, e lo si percepisce dal fermento con cui quello spazio, sino ad allora quasi disabitato, viene vissuto per l’occasione. La capienza è di soli ottanta posti, ma l’energia che permea l’Apollo è magica ed elettrizzante. Gli spettacoli sono un successo; il pubblico rimane incantato; la bellezza di un luogo nascosto viene così riscoperta. Far rivivere il Teatro Apollo, a questo punto, sembra diventare una responsabilità imprescindibile per i futuri Asini.

  • 2017

     

    Anteprima

    Sulla prima pietra di questo tentativo di successo, vengono edificate nuove ambizioni e nuovi progetti. Da qui nasce l’idea di dar vita a una rassegna e di costituirsi come associazione Asini Bardasci, creando un disegno ancora più ampio che ruotasse attorno ad un luogo – il Teatro Apollo – e che coinvolgesse quindi un intero territorio, ovvero quello marchigiano, da cui gli Asini provengono. Come fare però ad interessare un’intera comunità completamente “estranea” al teatro e a renderla parte integrante di un progetto che sul teatro e sull’arte basa la sua ragione d’essere? Attraverso il dialogo. Così a poco a poco, di giorno in giorno, seminando laddove la terra sembrava essere sterile, ha iniziato ad instaurarsi un rapporto di fiducia tra gli Asini e gli abitanti di Mondavio.

  • 2017

     

    Anteprima

    Con la loro cocciutaggine, i giovani “ciuchi” sono riusciti ad entrare nelle case prima e nei cuori poi di queste persone che, dopo un timore iniziale, si sono aperte ad un rapporto via via più forte che perdura tuttora. Ma per far sì che delle persone disabituate al teatro vi tornassero di propria volontà era necessario che il teatro venisse prima portato a loro. Così, in collaborazione con la compagnia Teatro Rebis di Macerata, si è deciso di organizzare un’anteprima itinerante della durata di quattro giorni (dal 13 al 16 ottobre 2016), in cui venissero coinvolte Mondavio e le sue frazioni di San Michele al Fiume e Sant’Andrea di Suasa, in luoghi sia pubblici che privati: sotto la regia di Andrea Fazzini è stato così realizzato Le voci di dentro, progetto sulle donne mistiche del medioevo che includeva le rappresentazioni di due commedie licenziose della monaca tedesca Roswitha (Callimaco e Dulcizio), il Processo di Giovanna d’Arco, una lettura delle lettere di Abelardo e Eloisa e, oltre ciò, uno spettacolo di commedia dell’arte de Il Carro dei Comici di Pesaro.

  • 2017

     

    i primi abbonati e sostenitori del progetto

    Questi spettacoli – eccezion fatta per l’ultimo citato – sono tutti stati inscenati dagli Asini Bardasci, in collaborazione con Susanna Dimitri, Francesca Zenobi, Meri Bracalente e soprattutto con la partecipazione di altri abitanti del luogo, che si sono prestati alla messa in scena di queste rappresentazioni. Riportare il teatro al pubblico e coinvolgere quest’ultimo nella realizzazione degli spettacoli, questo era lo scopo; per far riscoprire il teatro come arte d’espressione popolare e non come semplice passatempo “ricreativo” delle classi più agiate. Le quattro giornate di anteprima hanno visto partecipare più di quattrocento persone, a dimostrazione del fatto che la comunità di Mondavio non era affatto indifferente all’arte, ma anzi accoglieva di buon cuore questo genere di iniziative. Mantenere viva e costante l’attenzione nell’arco di un’intera rassegna è però tutt’altra cosa. Alla luce di ciò, il legame tra Asini e abitanti ha iniziato a intensificarsi sempre più: nascevano cene conviviali, serate in compagnia all’insegna della musica, rapporti con i commercianti del centro storico e nuove spontanee amicizie con i residenti.

  • 2018

     

    Il Progetto

    Tutto questo andava a convergere verso la rinascita di un luogo pubblico, comunitario, da far rivivere attraverso l’arte e soprattutto grazie a un nuovo entusiasmo della gente: il Teatro Apollo. La crescita di questo dialogo ha fatto sì che le persone stesse prendessero a cuore il progetto di cui gli Asini erano stati ideatori. È successo così che parte gran parte dell’arredamento previsto per il riallestimento dell’Apollo venisse offerto spontaneamente dalle persone, che altri mettessero a disposizione le loro case per ospitare alcuni degli artisti; c’è stato chi ha invitato gli artisti in casa propria per conoscerli di persona; fino ad arrivare a chi, disponendo di un B&B inutilizzato, ha deciso di farlo diventare la foresteria per gli artisti ospiti della rassegna di Mondavio. Questa partecipazione si è infine concretizzata nell’adesione al progetto da parte di venti abbonati, che sono poi raddoppiati nella seconda edizione della rassegna 2017/2018. Nell’arco di due anni si è dunque arrivati a rendere gli abitanti una parte fondamentale della sopravvivenza e dello sviluppo di Anche Questo È Teatro; il Teatro Apollo è ormai diventato uno spazio intimo dove si respira un’aria famigliare, dove le persone si incontrano, condividono esperienze e si sentono libere di abitare assieme un luogo che riconoscono come proprio.

  • 2019

     

    La Conferma

    Finalmente il 2019, all’alba della terza edizione di Anche questo è Teatro, sembra l’anno della consacrazione del progetto, arriva persino il riconoscimento della legge 11 regionale per lo spettacolo dal vivo, con: “Prospettiva Bardasci” un’insieme di progettualità volte alla conferma di continuare a pensare alla periferia urbana come un incensante laboratorio di innovazione e fermento giovanile volto alla ideazione di processi artistici sperimentali e fuori dalle classiche convenzioni. L’esempio più eclatante è la rassegna di danza contemporanea proposta sempre al Teatro Apollo: “Anche questa è danza” dove per la prima volta un linguaggio totalmente avulso a un pubblico abituato alla prosa, si inserisce nella curiosità degli spettatori, ricevendo notevoli attestati di stima. Altra importantissima novità è la tournèe di “Fratellino e Fratellina” grazie alla Menzione a Scenario Infanzia, tra il 2019 e il 2020 più di venti date in tutta Italia ci aspettano…

  • 2020

     

    Il Covid e l’inizio della crisi

    L’arrivo del Covid nel massimo momento di spinta e la crisi tra i due componenti dell’associazione, dopo 5 anni di grande impegno, è sembrato naturale che i due “fratellini” si dovessero prendere un momento di riflessione, che poi ha sancito con la parola fine della collaborazione di Paola, non prima di aver iniziato una proficua collaborazione con altre associazioni del territorio marchigiano come Ti Vittori e Lapsus con cui è nata la collaborazione del progetto Astratto finanziato da un bando dell’assessorato alle politiche giovanili della Regione. Inoltre durante la Pandemia, grazie al progetto HOME_LET un Amleto su piattaforma Zoom (progetto realizzato nell’ambito di Marche Palcoscenico Aperto. I mestieri dello spettacolo non si fermano promosso da Regione Marche / Assessorato alla Cultura e AMAT) è stata sperimentata anche il teatro digitale, in periodi in cui sembrasse che tornare al teatro in presenza fosse una chimera.

  • 2021

     

    il ritorno al teatro in presenza

    Il 2021 è l’anno della rinascita. Partito di nuovo sotto l’algida presenza del secondo lock-down che ha portato a procrastinare le attività all’interno dei teatri, prima il debutto di HOME_LET, poi tutta la progettazione e successiva realizzazione delle attività per ASTRATTO, in estate arriva l’importantissima chiamata da parte del comune di Mombaroccio e Cartoceto che chiedono agli Asini di firmare la regia dello spettacolo dedicato alla Banda Grossi. Come dalle ceneri dell’Araba Fenice rinasce l’istinto a provare a rimettersi in gioco laddove tutto sembrava oramai scomparso, per la prima volta il progetto era seguito solo da Filippo Paolasini che per l’occasione si è avvalso di un gruppo di lavoro variegato che hanno portato a compimento l’opera con un grandissimo successo (Oscar Genovese, Fabrizio Bartolucci, Enrico Marconi, Elisa Crostella, la Rossini saxophone quartet e tanti altri amici) un super-cast che ha valso, su più di 40 progetti artistici selezionati all’interno del bando regionale Marche Storie, il massimo riconoscimento di essere chiamati al Padiglione Marche al Salone del Libro di Torino a presentare un TED sul processo creativo dello spettacolo.

  • 2021

     

    La luce in fondo al Tunnel

    Il 2021 si chiude con una grandissima sorpresa, Ciao Amore Ciao – un’inchiesta su Luigi Tenco al Teatro Alfieri di Montemarciano, lo spettacolo avrebbe dovuto debuttare il 29 febbraio del 2020, ma la Pandemia ci ha fatto uno scherzo enorme, bloccare tutta la macchina proprio pochi giorni prima di portare lo spettacolo in scena. E’ stata una sofferenza al tempo che si mescolava con tante incognite legate al futuro della compagnia e di tutto il progetto, e sembra che finalmente si vede la luce in fondo al tunnel. Domenica 12 dicembre alle ore 18 Ciao Amore Ciao al Teatro Alfieri di Montemarciano

Compagnia Teatrale Asini Bardasci
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