Progetti Site-specific
Da sempre il gruppo, anche prima di formarsi come compagnia si occupa di creare progetti, performance e azioni artistiche in contesti di comunità e utilizzando luoghi non convenzionalmente teatrali, è nel 2014 che nascono i primi progetti. A Isola del Piano comune di seicento abitanti viene intrapreso il primo progetto site-specific di teatro comunitario, dal nome Ma la Vita che tratta del rapporto tra il paesaggio di un luogo demograficamente depresso e i suoi abitanti. Il progetto viene intrapreso direttamente con gli abitanti, secondo varie fasce d’età: bambini, adolescenti e adulti.
Sempre nello stesso anno il gruppo viene selezionato all’interno del festival Inteatro Polverigi (AN) e vince il concorso PAC3 (paesaggio, arte, creatività), che prevede la realizzazione di una performance site-specific, all’interno del giardino di Villa Nappi. È nel 2015 che inizia la collaborazione con il gruppo di ricerca e canto popolare La Macina, intraprendendo una ricerca sulla cultura orale del territorio, creando in concomitanza con la pubblicazione del disco Nel vivo di una lunga storia (Squilibri editore), un documentario a puntate focalizzando il lavoro su una vera e propria mappatura sonora della regione Marche.
È in questo anno che il gruppo partecipa al festival K-now (Lecce), che dedica nel 2016 un progetto di rigenerazione urbana su via Leuca. Il gruppo decide di creare un’azione performativa lungo tutta la via cercando di portare nel contesto urbano e popolare del quartiere la divulgazione del canto orale, riuscendo positivamente ad entrare dentro le case private, i luoghi commerciali e la via stessa, raccogliendo e scambiando ricordi insieme agli abitanti legati al canto orale, ai racconti e alle favole popolari.
Grazie al progetto Anche questo è Teatro la compagnia continua a creare progetti in luoghi non convenzionalmente teatrali formando intorno al Teatro Apollo di Mondavio (PU) una costante analisi di audience development. Partendo dalle tournée di teatro in casa, ri attivando i rituali di questua e canti (ormai scomparsi nel territorio da cinquant’anni) e promuovendo spettacoli teatrali e azioni performative in contesti site-specific e in luoghi privati oppure in luoghi architettonici e urbanistici, come nel caso dell’anteprima di Anche questo è Teatro del 2016.
La Pasquella e lo Scacciamarzo
L’attenzione degli Asini Bardasci alle tradizioni e alla cultura del proprio territorio li ha portati alla riproposizione di questi antichi rituali popolari ormai perduti. Muniti di chitarre, organetti e tamburelli, sotto il periodo di Natale, potete trovarli a stornellare per qualche via del centro o lungo le strade di campagna animando la comunità grazie anche alla partecipazione di numerosi bambini e adulti del luogo.
Astratto – progetto politiche giovanili
ASTRATTO è ispirato dalle stelle, dal loro ardere così lontano e intangibile da dissolversi nella distanza che da esse ci separa. Eppure gli astri sono oggetti reali, animati da vita propria. Come si esperisce l’esistenza di una stella? La storia ci insegna che è stata l’immaginazione degli esseri umani, spinti dall’esigenza di orientarsi nel mondo, a inscrivere nel cielo i disegni che danno significato alla vita degli astri. L’obiettivo di questo progetto, vincitore del bando per le politiche giovanili della Regione Marche, è coinvolgere e collegare diverse esperienze associative e soggettività in costellazioni che sperimentino la creazione artistica, al fine di aggregare, tessere una rete di mutuo supporto e scambio interdisciplinare fra artist* di diverso carattere e diverse generazioni. Le attività di ASTRATTO sono sviluppate da un nucleo di artist* che hanno iniziato a collaborare grazie al progetto, con l’intento di dar vita a un’operazione duratura. Secondo le rispettive peculiarità, gli interessi e le tematiche emerse, abbiamo creato dei gruppi di lavoro, per poter coinvolgere i/le fruit_ più giovani. Le azioni indagheranno e si svilupperanno in diversi ambienti, privilegiando gli spazi pubblici e le entità periferiche.
Nuovo progetto culturale per la Casa della Grancetta
La Casa della Grancetta da più di 30 anni rappresenta un polo culturale di aggregazione del territorio di Senigallia (An) e non solo. In questi anni molti giovani hanno avuto la possibilità di suonare, confrontarsi, assistere a rassegne musicali, teatrali e cinematografiche. Per molte questioni c’è stato uno sgombero coatto che ha lasciato molte perplessità sul futuro dello stabile. Fortunatamente un nuovo gruppo di lavoro, tra cui fanno parte anche gli Asini Bardasci, si è impegnato con l’Amministrazione comunale per portare a termine un necessario quanto sperato accordo. Finalmente nei primi mesi del 2022 inizieranno i lavori di messa norma dello stabile. L’obbiettivo è quello di riuscire nella prossima estate ad organizzare un cartellone di appuntamenti al fine di riportare il degno entusiasmo che oramai da troppo tempo sembrava svanito. Con esso una nuova progettualità, una nuova veste, con l’intento di diffondere armonia e collaborazione con e per il territorio.